Now open

 

 

Tony Shafrazi:

“Talvolta, anche se raramente, una scoperta può arrivare con un pacchetto di diapositive. Quando osservai quelle di James Brown nell’inverno del 1981, le opere che vidi mi fecero nuovamente provare il senso di eccitazione che non sperimentavo più da molti anni, quello sperimentato davanti alle opere giovanili di Hockney, che erano primitive, ma allo stesso tempo raffinate. Una definizione che calzava bene anche alle opere di Brown. Quando ho incontrato l’artista, mi ha sorpreso vedere un giovane molto sofisticato, alto elegante, vicino alla trentina, appena rientrato da un soggiorno parigino di otto anni. Possedeva una linea magnifica e un senso pittorico assai libero e festoso. L’arte tribale – degli indiani d’America, africana, hawaiana – era una fonte d’ispirazione importante per la sua opera.”

 

 

Ritratto di James Brown nel suo studio