Lo spazio

 

Lo Studio d’Arte Raffaelli è stato fondato a Trento nel 1984 da Giordano Raffaelli.

Per la mostra d’apertura il gallerista scelse l’artista trentino Tullio Garbari, dando così un preciso segnale su quella che sarebbe stata la linea della galleria negli anni a seguire: la pittura in tutti i suoi aspetti più contemporanei. Lo Studio d’Arte Raffaelli ha promosso, in tempi recenti, anche la scultura, la fotografia e il video.

Impostando fin dai primi anni di attività un programma espositivo basato su uno stretto rapporto diretto con i suoi artisti, lo Studio d’Arte Raffaelli ha avviato proficue collaborazioni internazionali, approfondendo parallelamente la ricerca sull’arte italiana e del territorio trentino.

Nel 2005, dallo spazio di Via Travai, Giordano Raffaelli ha spostato la sede della galleria nel cinquecentesco Palazzo Wolkenstein, dove si trova tutt’ora, anticipando la tendenza a riqualificare edifici storici ponendoli in dialogo con l’arte contemporanea.

Dopo un accurato progetto di restauro, condotto dallo Studio di Manuela Baldracchi, a Palazzo Wolkenstein sono emersi meravigliosi affreschi (prima celati da uno strato di intonaco) che coprono interamente la volta della sala espositiva principale e proseguono nella zona delle antiche cantine del palazzo con una peculiare rappresentazione di Bacco, attribuita alla scuola del Romanino. Secondo la corrispondenza tra il violinista cremonese Francesco Galoardi e il suo allievo, il conte Wolkenstein, inoltre, nelle sale del Palazzo nel 1771 si sarebbe tenuto un concerto di Mozart.

La storia della sede della galleria è per gli artisti una continua fonte di ispirazione, tanto da portarli spesso a progettare allestimenti tematici o site-specific – un esempio su tutti: la mostra dell’artista cinese Hu Zi del 2017 dedicata proprio alla figura del grande compositore austriaco.