Andrew Gilbert, David Aaron Angeli, Pietro Weber

Contemporaneamente a Castel Belasi

Castel Belasi, Campodenno (TN)

10 agosto - 27 ottobre 2019

Dopo vent’anni di restauro, sabato 10 agosto è stato ufficialmente aperto al pubblico Castel Belasi a Campodenno, ed inaugurata la mostra Contemporaneamente a Castel Belasi – l’arte contemporanea dialoga con gli spazi del castello.

La mostra, curata dallo storico dell’arte Marcello Nebl, è il primo dei contenuti che si interfaccia con gli ampi vani restaurati, dove il castello ospita l’arte contemporanea grazie all’espressione di importanti artisti nazionali, internazionali e locali. L’Amministrazione comunale di Campodenno ha deciso quindi di inaugurare il castello con un evento espositivo originale, in cui le arcigne architetture del castello e i suoi grandi spazi ricchi di fascino e storia vengono esaltati dai forti contrasti creati dall’arte contemporanea.

Nelle sale del primo e secondo piano e nell’avvolto del piano terra, il castello si apre dunque alle opere di dieci artisti: i trentini Federico Lanaro, Bruno Fantelli, David Aaron Angeli, Aldo Valentinelli e Pietro Weber, il sudtirolese Willy Verginer, il marchigiano Simone Pellegrini, i piemontesi Luigi Stoisa e Marcovinicio, lo scozzese Andrew Gilbert.

La scelta del curatore, coadiuvata da importanti gallerie d’arte e istituzioni quali Studio d’Arte Raffaelli e Cellar Contemporary di Trento, è ricaduta su artisti accomunati da un legame con l’arte figurativa, evitando volutamente di sconfinare nel puro concettuale, prediligendo opere caratterizzate da un rapporto forte con iconografie e simbologie archetipiche e da ricercati contrasti tra l’artificiale ed il naturale, tra il costruito e lo spontaneo.

Pietro Weber e David Aaron Angeli utilizzano stili e medium assolutamente diversi, ma sono accomunati da una volontà di confronto con il passato, con la storia profonda e nascosta dell’uomo, con tutto ciò che è primigenio: nelle loro opere si succedono allegorie inconsce e primordiali, riferimenti all’iconografia tardoantica e medievale, all’arte africana ed orientale. Il sudtirolese Willy Verginer, grazie al legno scolpito ed il trentino Federico Lanaro, attraverso tele grafiche ed essenziali, accese da colori fluo, entrano nel delicato rapporto tra uomo e ambiente sottolineando la necessità di maggior rispetto ed impegno per la sua conservazione. Per certi versi distanti ma al contempo apocalittiche e surreali sono le opere di Andrew Gilbert, in cui le figure umane, burattini in abiti coloniali, si scontrano per via di guerre e lotte sanguinose.

La mostra sarà visitabile a Castel Belasi fino al 27 ottobre 2019.