“Chi è l’artista?” così esordisce il magazine Vanity Fair nel suo articolo su Ozmo, rispondendosi che l’artista è colui che sa cogliere la preziosità in certi dettagli, la profondità nei particolari, la luce spesso impercettibile nelle piccole cose.
L’artista è colui che sa portare poi tutto ciò sotto i riflettori del mondo.
Ozmo è uno di questi.
Nella tragica vicenda che ha visto per protagonista il giovane Willy Monteiro Duarte, il celebre artista e street artist di Pontedera ha saputo cogliere ciò che di assoluto rimane oggi impresso negli occhi, nei cuori, nella memoria collettiva di tutti gli italiani.
E ne ha tratto un’opera artistica dalla fortissima valenza simbolica: il murale realizzato a Paliano, nella città dove il giovane è nato, e che Vanity Fair ha voluto per la copertina del suo nuovo numero.
Un’opera che è il frutto di tre giorni ininterrotti di lavoro, dell’impegno di uno staff di 20 persone e, soprattutto, del grande desiderio di Ozmo di poter lasciare un segno tangibile in questa drammatica vicenda, un messaggio indelebile alla comunità.
Nella piazzetta largo Aldo Moro, luogo simbolo del paese, cuore sociale e punto d’incontro degli amici di Willy, tra la targa commemorativa in marmo e un poster dedicato al ragazzo, ora c’è il suo ritratto.
Bello, con un paio di occhi buoni che sorridono ai suoi amici.
«È stato un vero miracolo: realizzare, in meno di 48 ore, un’opera tributo a Willy. Appena finito il ritratto la zia che vive nel paese è venuta a ringraziarmi. Mi ha tenuto entrambe le mani e guardandomi commossa dritto negli occhi mi ha detto in ciociaro “mi sembra che mi sorrida e mi stia per dire bella zi come faceva lui…”».
Dopo aver incontrato la sorella di Willy, aver parlato con il suo padrino, e aver conosciuto il sindaco di Paliano, Ozmo è pronto a dipingere.
Tra lo stupore dei passanti e l’aiuto dei ragazzi l’opera viene realizzata.
Tramonta il sole e il ritratto di Willy è pronto. «Ho provato a trasformare questo suo viso in un simbolo condiviso per tutti. Mi ha colpito la dignità e la compostezza della famiglia, che non ha risposto all’odio con l’odio, a differenza di tanti commenti sui social, per esempio. Questa vicenda tocca i nervi scoperti di un’intera nazione».
Allestimenti



