Lo Studio d’Arte Raffaelli entra negli studi dei suoi artisti compiendo un’incursione tra i progetti futuri e le preziose chicche del passato. Luoghi ibridi e ricchi di contaminazioni, gli studi degli artisti ne restituiscono un ritratto complessivo e rivelano lati nascosti del lavoro creativo.
In vista del suo progetto in arrivo per lo stand di ARTEFIERA alcune settimane fa siamo andati a trovare l’eccentrico Donald Baechler nel suo studio nel cuore di Manhattan, per una ricognizione sui nuovi lavori e per fare due chiacchiere sul passato. Donald Baechler è infatti uno degli artisti con cui la galleria collabora da più tempo, perché ne rappresenta appieno l’anima con il suo mix tra cultura pop e riferimenti colti. Sapevate che il logo della galleria è stato disegnato da lui?
Tra carte, ritagli, tele pronte e work in progress, sculture in bronzo, modelli in gesso e maschere lo studio di Baechler si presenta come un gigantesco bazar in cui l’ispirazione non è in vendita: basta un’occhiata per cogliere ovunque uno spunto, o scoprire mondi inesplorati tra una rosa e un cono gelato – tra i suoi soggetti più iconici.
A Bologna abbiamo quindi con noi diverse novità, selezionate a stretto contatto con l’artista, ma anche una serie di 36 opere su carta in bianco e nero provenienti rispettivamente dalle mostre “Gellert Suite”, tenutasi nel 1991 alla Galleria Civica di Trento e “The Enemies of the Rose”, tenutasi nel 2005 al Kunst Merano Arte di Merano: opere storiche e pezzi inediti, per mettere in mostra una collaborazione duratura in cui passato, presente e futuro sono costantemente in dialogo.