PER CAPITA, un’esperienza immersiva fuori dal comune, estende la bravura di Rashid nel plasmare lo spazio e il tempo come un viaggio cosmico che reinventa la Los Angeles coloniale. La ricca iconografia di Rashid mette in discussione il ruolo dell’individuo nella formazione collettiva della città. Cosa significa costruire una città – un luogo di aggregazione – di diversi popoli ed esperienze migratorie? Quali valori dominano?
Il progetto COLA di Rashid si concentra sull’espansione della sua pratica scultorea, concependo specificamente la Babylonian Ishtar Gate attraverso le immagini e i materiali che definiscono Los Angeles. La Porta di Ishtar, una volta descritta come una delle sette meraviglie del mondo, nella rivisitazione di Rashid traduce i lapislazzuli di Babilonia in blu Dodger, i leoni in pitbull e gli aspi in serpenti a sonagli. Nella LA di Rashid, le sentinelle della dea si chiamano Yves Klein garden figures e l’imbroglione dell’Africa occidentale Anansi continua a tessere una rete di giocosa confusione, dolore e potenziale.
Ishtar è la dea dell’amore, della guerra, del sesso e della fertilità, della morte e della distruzione, che rappresenta sia l’oscurità che la luce. Rashid usa queste contraddizioni per estendere le narrazioni visive, vagliando strati di storia, potere e sottomissione, così come divinità, desiderio e profanazione per mostrarci le temporalità del nostro consumo e della nostra creatività. PER CAPITA esamina e giudica la città in cui viviamo, le sue miserie e i suoi piaceri.